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RICORDO DI LUCIANO CASADIO
Umberto Tarterini
Luciano Casadio, all’età di 90 anni, ci ha lasciato. Personaggio di primo piano dell’agonismo nazionale negli anni in cui a Bologna era presente una generazione di grandi campioni, che hanno dominato la scena nazionale negli anni ’60-’70-’80 del secolo scorso. Il mio ricordo di Luciano è intenso, perché lui ha vestito la maglia della “Castel Maggiore” dall’inizio degli anni 70 per una decina d’anni, contribuendo in maniera concreta alle innumerevoli e prestigiose vittorie ottenute dal nostro club in quegli anni, fino al punto di titolare a Stefano Bastianacci la cronaca di una gara importante “Castel Maggiore rullo compressore”! Luciano fa parte della storia della nostra società, e qui lo voglio ricordare pubblicando alcune foto di quel periodo indimenticabile. Tra l’altro io ho avuto anche l’onore e la fortuna di pescare nella stessa squadra con lui dal quale, io giovane agonista, appresi tante importanti nozioni, tipiche dei grandi campioni. Caro Luciano ora il tuo campo di gara è molto più ampio e li hai ritrovato un tuo compagno di squadra di quel quartetto indimenticabile: Luciano Morisi. Riposa in pace grande campione.
E’ difficile per me scrivere queste righe perché Valerio era un grande amico, abbiamo condiviso quasi quarant’anni di conduzione della società, la sua “Castel Maggiore”, alla quale dedicava tutto il suo tempo libero. Appassionato del mondo delle gare viveva per quello, anche se non gareggiava. Per decenni ha seguito i campioni della società su tutti i campi di gara.
Con la sua presenza imponente ed il suo faccione bonario, Valerio respirava agonismo da tutti i pori. Insieme abbiamo seguito innumerevoli volte la Nazionale in cui militavano i campioni della società. Insieme allestivamo un pulman per seguirli in giro per l’Europa. La società era il suo pane, le classifiche ed i risultati il suo companatico.
Lo conoscevano tutti per questa sua “passionaccia” per i colori della Castel Maggiore. Da alcuni anni si era un po’ ritirato dal giro, questo è avvenuto a seguito della morte della madre, avvenimento che non è mai riuscito a superare. Ha continuato ad interessarsi delle vicende societarie, senza però presenziare di persona.
Ogni tanto faceva una capatina alla sede sociale, tanto per incontrare gli amici di sempre, perché gli piaceva parlare dei tempi d’oro della Castel Maggiore, ricordava tutto: i risultati, dove gli avevamo ottenuti, com’era formata la squadra.
Tutta la società è in lutto per la sua scomparsa, con lui se ne è andata una parte importante del nostro club. Me lo voglio ricordare davanti al computer a studiare le classifiche per gioire dei
risultati che i suoi “campioni” portavano a casa.
Ciao Valerio, ci mancherai tanto.
Umberto Tarterini e tutti i soci della Cannisti Castel Maggiore
La Cannisti Castel Maggiore Maver in lutto
Il 23 gennaio u.s. ci ha lasciato Luciano Morisi. Da tempo Luciano combatteva con una malattia subdola ed insidiosa e purtroppo non ce l’ha fatta a sconfiggerla.. E’ molto difficile, per me, scrivere queste cose perché Luciano, prima di tutto, era un caro amico da una vita. La passione per la pesca ha cementato questo sodalizio in oltre cinquant’anni passati assieme con addosso la divisa della Castel Maggiore. Luciano è stato uno degli artefici delle stagioni d’oro del club castellano, era un grande pescatore, modesto e simpatico, non ha mai fatto pesare la sua superiorità tecnica anzi quando, da giovane, ho iniziato a dedicarmi all’agonismo, mi ha preso sotto la sua protezione e mi ha insegnato tanto, e se qualcosa ho vinto nella mia carriera lo devo principalmente a lui. Con lui se va una parte importante della nostra storia, di quel gruppo di agonisti che, dopo l’ennesimo successo ottenuto, Bastianacci in una sua cronaca di una competizione importante, titolò: “Castel Maggiore rullo compressore”. La Castel Maggiore ha continuato a vincere, grazie a tanti campioni che durante i sessant’anni della sua storia hanno vestito la maglia della società. Ma di quel fantastico gruppo degli anni sessanta, settanta e ottanta, tutti bolognesi, sono rimasto solo io a vestire ancora questi colori, anche se non gareggio più da tanti anni. Negli ultimi anni Luciano si era dedicato alle gare nei laghetti, dove nemmeno dirlo, spopolava. Ho avuto l’onore di fare decine di gare a coppie con lui, ed era sempre molto piacevole. Luciano ha rivestito per tantissimi anni il ruolo di Consigliere al mio fianco e, dopo la morte dell’allora Presidente Aldo Magri, un altro caro amico che ci ha lasciato prematuramente, ne ha preso il posto. Ha mantenuto quella carica fino a che la malattia ha cominciato a dare i primi sintomi negativi. A quel punto mi ha pregato di sostituirlo, al suo posto è stata eletta Elvira Cevenini, un'altra che ha sempre militato in questa società fin dagli anni ottanta. La storia della società continua grazie a tanti nuovi agonisti, di cui tanti giovani, molti dei quali Luciano lo conoscevano a malapena, ma basta scorrere il sito della società per capire che stiamo parlando di un campione, che ha sicuramente raccolto meno di quello che era il suo vero valore. Ma si sa nello sport, come nella vita, ci vuole anche tanta fortuna. Le riunioni in sede, quando si potranno rifare, saranno più tristi senza il suo sorriso e la sua simpatia. Ciao Luciano ci (e mi) mancherai tanto, ma non ti dimenticheremo mai.
Umberto Tarterini
E tutti i soci della Cannisti Castel maggiore Maver
LE NOSTRE INIZIATIVE A SCOPO BENEFICO
Nel corso della storia della società sono state intraprese due iniziative a scopo benefico.
Una denominata: “Trofeo delle solidarietà” consistente in una gara di pesca a cui prendevano parte sedici squadre, con una quota d’iscrizione di Lire 400 per squadra, tutto devoluto in beneficenza a scelta della squadra vincitrice dell’edizione. La prima edizione è stata vinta dalla Ravanelli di Soresina e la cifra è stata devoluta ad una missione in Africa in cui operava Paola Pellegrinetti,una componente della Nazionale femminile. Le altre due edizioni sono state vinte dalla squadra che rappresentava la Cannisti Castel Maggiore e la cifra è stata devoluta all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna al reparto oncologico pediatrico. A queste competizioni hanno partecipato molti campioni del nostro sport provenienti da diverse province italiane.
Le edizioni di questa iniziativa sono state tre e si sono tenute negli anni 1994, 1995, 1996. Le due edizioni vinte dalla squadra della società sono state quelle del 1995 e del 1996.
L’altra iniziativa a scopo benefico è consistita un una partita di calcio e si è tenuta negli anni 1984 e 1988. La prima edizione, denominata: “I pescatori per la vita”, vedeva di fronte una rappresentanza della Cannisti Castel Maggiore contrapposta ad una rappresentanza della Lenza Casalecchiese: La seconda denominata: “Aiutiamoli insieme”, vedeva i Cannisti affrontare una rappresentanza della Polisportiva Progresso di
Castel Maggiore.
La prima edizione, quella del 1984, ha fruttato un incasso di Lire 820.000 interamente devoluto all’Istituto per la ricerca sui tumori solidi dell’Ospedale Malpighi di Bologna.
La seconda edizione, quella del 1988, ha fruttato un incasso di 3 milioni di lire, interamente devoluto al Centro Handicappati di Castel Maggiore.
Per la cronaca, entrambe le partite sono state vinte dalla squadra della Cannisti, la prima per 3 a 1 e la seconda per 2 a 0.
CASTEL MAGGIORE 2 LUGLIO 2011
Un libro per ricordare il 50° anno di attività
La Cannisti Castel Maggiore Hydra, ha concluso i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, distribuendo a tutti i soci un libro che ripercorre la storia della gloriosa società felsinea.
E’ stato molto bello, per tutti, rivedere i successi ottenuti dal club in questo mezzo secolo di vita. Nello sfogliare questa pubblicazione, molta è stata l’emozione ma anche la malinconia, nel vedere foto di amici che oggi non hanno potuto partecipare a questa festa.
E anche in memoria di coloro che non ci sono più, che questo libro è stato molto apprezzato da tutti. Lo sforzo che la società ha fatto nel reperire tutti i dati, e sono tanti, relativi all’attività di questo mezzo secolo, è stato premiato da un lungo e caloroso applauso che tutti i soci hanno voluto dedicare, ma forse è meglio dire, dedicarsi, perché il merito è di tutti color che militano, o hanno militato, in questo club.
U.T.