Primo documento ufficiale della Societa'       clicca sull'immagine per ingrandire


Il 25 Giugno del 1961 nasce la Società Pesca Sportiva CANNISTI CASTEL MAGGIORE. A fondare la Società furono un gruppo di pescatori locali. Ritrovarsi al solito negozio di pesca o la sera al bar, per raccontare le proprie battute di pesca, non bastava più. L’esigenza di qualche cosa di nuovo e più concreto che potesse coinvolgere tutti,in modo più completo, era molto sentita. Ed ecco quindi la nascita della società.Ricordare i soci fondatori è un atto doveroso perché è con loro che inizia la storia della Società.Il numero di questi pionieri è di diciotto, e precisamente:Virgilio Lambertini, Enzo Lovatti, Lino Veronesi, Dino Ziosi, Silvio Bergami, Gianpietro Zanolini, Ezio Canelli,Pietro Arbizzani, Roberto Rampini, Ettore Canelli, Gelindo Ziosi, Otello Cantelli, Orlando Masetti, Francesco Cocchi,Loris Simoni, Bruno Accorsi, Adriano Ferioli, Camillo Soverini. Erano gli anni delle gite in pulman, delle spedizioni collettive con l’immancabile “padella”, delle scampagnate con la famiglia, ma erano anche gli anni durante i quali andava prendendo consistenza un’attività agonistica nazionale che,in pochi anni, avrebbe raggiunto dimensioni ragguardevoli.Fu in quel periodo che cominciarono a prendere corpo le grandi competizioni a carattere nazionale che, con il passare degli anni, finiranno per diventare appuntamenti tradizionali e classici per tutte le società impegnate agonisticamente.Ben presto il tarlo dell’agonismo si insinuò anche nella mente dei soci della Cannisti spingendoli a cimentarsi in competizioni con sempre maggiore impegno. Si iniziò con il Campionato Sociale e con le prime timide apparizioni in gare nazionali. Ma con il passare del tempo la fiducia nei propri mezzi andava aumentando e, con essa, aumentava la partecipazione. Arrivarono le prime medaglie, le prime coppe, i primi trofei, in un crescendo che in cinquant’anni ha portato a Castel Maggiore molte prestigiose vittorie ottenute sia dalle squadre che dai singoli soci.Nonostante l’impegno sempre crescente con cui si è affrontato l’agonismo, la società non ha mai abbandonato quello spirito gogliardico e festaiolo che, fin dall’inizio, ha caratterizzato il sodalizio castellano. I Dirigenti che si sono succeduti alla guida della Società, nell’arco degli oltre cinquant’anni di vita della Cannisti, non hanno mai abbandonato la strada tracciata dai padri fondatori, restando fedeli al principio che la pesca è solo e soprattutto un divertimento, un modo per stare insieme e fare amicizia. Ed in base a questo principio la Società ha raccolto attorno ai suoi colori tanti consensi,che hanno portato molti allori in campo agonistico e tante belle serate passate tutti assieme, soci, famigliari,amici e simpatizzanti attorno ad una tavola imbandita. Una“miscela” che ha fatto di questo sodalizio un caso poco frequente nel nostro ambiente. Cinquantacinque anni di attività è un traguardo prestigioso per una Società Sportiva. La nota triste è che, purtroppo, alcuni dei soci che hanno contribuito a raggiungere questo traguardo, oggi non sono qui a festeggiare.Il loro ricordo però è vivo nel cuore di tutti quelli che li hanno conosciuti ed apprezzati per quello che hanno fatto per la Società. In questo mezzo secolo di vita, molti grandi campioni hanno vestito la divisa della Cannisti onorandone,con impegno e serietà, i colori fino a rendere questa Società apprezzata e conosciuta in tutt’Italia e non solo.L’augurio per il futuro è che, tutti uniti, si continui ad interpretare e raccontare questa favola bianco-rosso-blu, senza fine.



Una morte improvvisa ci ha portato via Valerio Manini

  

E’ difficile per me scrivere queste righe perché Valerio era un grande amico, abbiamo condiviso quasi quarant’anni di conduzione della società, la sua “Castel Maggiore”, alla quale dedicava tutto il suo tempo libero. Appassionato del mondo delle gare viveva per quello, anche se non gareggiava. Per decenni ha seguito i campioni della società su tutti i campi di gara.

Con la sua presenza imponente ed il suo faccione bonario, Valerio respirava agonismo da tutti i pori. Insieme abbiamo seguito innumerevoli volte la Nazionale in cui militavano i campioni della società. Insieme allestivamo un pulman per seguirli in giro per l’Europa. La società era il suo pane, le classifiche ed i risultati il suo companatico.

Lo conoscevano tutti per questa sua “passionaccia” per i colori della Castel Maggiore. Da alcuni anni si era un po’ ritirato dal giro, questo è avvenuto a seguito della morte della madre, avvenimento che non è mai riuscito a superare. Ha continuato ad interessarsi delle vicende societarie, senza però presenziare di persona.

Ogni tanto faceva una capatina alla sede sociale, tanto per incontrare gli amici di sempre, perché gli piaceva parlare dei tempi d’oro della Castel Maggiore, ricordava tutto: i risultati, dove gli avevamo ottenuti, com’era formata la squadra.

Tutta la società è in lutto per la sua scomparsa, con lui se ne è andata una parte importante del nostro club. Me lo voglio ricordare davanti al computer a studiare le classifiche per gioire dei risultati che i suoi “campioni” portavano a casa.
Ciao Valerio, ci mancherai tanto.

 

Umberto Tarterini e tutti i soci della Cannisti Castel Maggiore


LE NOSTRE INIZIATIVE A SCOPO BENEFICO

 

Nel corso della storia della società sono state intraprese due iniziative a scopo benefico. 

Una denominata: “Trofeo delle solidarietà” consistente in una gara di pesca a cui prendevano parte sedici squadre, con una quota d’iscrizione di Lire 400  per squadra, tutto devoluto in beneficenza a scelta della squadra vincitrice dell’edizione. La prima  edizione è stata vinta dalla Ravanelli di Soresina e la cifra è stata devoluta ad una missione in Africa in cui operava Paola Pellegrinetti,una componente della Nazionale femminile. Le altre due edizioni sono state vinte dalla squadra che rappresentava la Cannisti Castel Maggiore e la cifra è stata devoluta all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna al reparto oncologico pediatrico. A queste competizioni hanno partecipato molti campioni del nostro sport provenienti da diverse province italiane.

Le edizioni di questa iniziativa sono state tre e si sono tenute negli anni 1994, 1995, 1996. Le due edizioni  vinte dalla squadra della società sono state quelle del 1995 e del 1996.

 

 


L’altra iniziativa a scopo benefico è consistita un una partita di calcio e si è tenuta negli anni 1984 e 1988. La prima edizione, denominata: “I pescatori per la vita”,   vedeva di fronte una rappresentanza della Cannisti Castel Maggiore contrapposta ad una rappresentanza della Lenza Casalecchiese: La seconda denominata: “Aiutiamoli insieme”,  vedeva i Cannisti affrontare una rappresentanza della Polisportiva Progresso di

Castel Maggiore. 

La prima edizione, quella del 1984, ha fruttato un incasso di Lire 820.000 interamente devoluto all’Istituto per la ricerca sui tumori solidi dell’Ospedale Malpighi di Bologna.

La seconda edizione, quella del 1988, ha fruttato un incasso di 3 milioni di lire, interamente devoluto al Centro Handicappati di Castel Maggiore.

Per la cronaca, entrambe le partite sono state vinte dalla squadra della Cannisti, la prima per 3 a 1 e la seconda per  2 a 0.

“I pescatori per la vita”
“I pescatori per la vita”
“Aiutiamoli Insieme”
“Aiutiamoli Insieme”


CASTEL MAGGIORE  2 LUGLIO 2011

Un libro per ricordare il 50° anno di attività

La Cannisti Castel Maggiore Hydra, ha concluso i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, distribuendo a tutti i soci un libro che ripercorre la storia della gloriosa società felsinea.

E’ stato molto bello, per tutti, rivedere i successi ottenuti dal club in questo mezzo secolo di vita. Nello sfogliare questa pubblicazione, molta è stata l’emozione ma anche la malinconia, nel vedere foto di amici che oggi non hanno potuto partecipare a questa festa.

E anche in memoria di coloro che non ci sono più, che questo libro è stato molto apprezzato da tutti. Lo sforzo che la società ha fatto nel reperire tutti i dati, e sono tanti, relativi all’attività di questo mezzo secolo, è stato premiato da un lungo e caloroso applauso che tutti i soci hanno voluto dedicare, ma forse è meglio dire, dedicarsi, perché il merito è di tutti color che militano, o hanno militato, in questo club.

U.T.